I dati sui prestiti
Il sito soldielavoro.net ha pubblicato dati sui prestiti piuttosto interessanti.
Con la crisi, le famiglie italiane tendono a risparmiare il più possibile e a rivolgersi al credito solo quando strettamente necessario. È quanto risulta dalle ricerche del CRIF, che può confrontare i dati statistici per quanto riguarda i protestati o i prestiti non pagati. Secondo le stime, sono alcuni tipi di credito ad essere a rischio, in particolare quelli di importo più elevato e che necessitano di garanzie specifiche.
Infatti, crollano i prestiti finalizzati all'acquisto e i mutui (che si basano, appunto, sull'ipoteca dell'immobile acquistato). I motivi sono ovvi: oltre ai tassi di interesse elevati sia sul fisso che sul variabile, la richiesta di garanzie come il posto fisso (ormai un miraggio per i giovani e non solo) oppure una proprietà scoraggia chi vorrebbe accedere al credito.
Parliamo di un calo del 14% per i mutui, del 6% per quanto riguarda i prestiti finalizzati e addirittura del 3% per i prestiti personali non finalizzati di medio importo, incluse le carte revolving così indispensabili nella società moderna.
Interessante la crescita del microcredito in Italia.
Come arginare il fenomeno? Anche se gli istituti di credito parlano di nuovi strumenti creditizi per attrarre la fiducia della clientela, in realtà l'ideale sarebbe far entrare sempre meno Piazza Affari in prestiti fondamentali.